A Panama, i club distribuiscono cibo alle famiglie della loro comunità e scorte di materiale medico agli operatori sanitari.
La fame è diventata un effetto collaterale della pandemia di Covid-19. Con le aziende ed uffici chiusi e le persone impossibilitate a lavorare, per alcuni è diventato impossibile guadagnarsi da vivere. In alcuni luoghi, gli operatori sanitari faticano a procurarsi il materiale necessario.
È allora che il Kiwanis interviene.
A Panama, diversi club hanno unito le forze per contribuire a fornire cibo alle persone delle loro comunità. Altri club hanno procurato forniture mediche per aiutare gli operatori sanitari sia a curare i malati che a rimanere protetti mentre prestano le cure necessarie.
J. Casas, presidente del Kiwanis Club di Chitré, racconta come il suo club abbia portato pacchi alimentari a diverse famiglie che non avevano ancora ricevuto alcun aiuto. Il club è riuscito a raggiungere 10 abitazioni il primo giorno e altre 13 la settimana successiva. Casas spiega come l’aiuto sia stato dato alle famiglie più bisognose.
Il Kiwanis Club di Panama ha raccolto fondi per l’acquisto di materiali medici destinati sia ai centri di cura che ai residenti maggiormente a rischio. Il club ha ricevuto il sostegno della Kiwanis American Football League, distribuendo i fondi al Ministero della Sanità ed al Fondo di Previdenza Sociale, un’istituzione a tutela degli operatori sanitari. Più di 1.600 giocatori, 150 allenatori, senza contare gli sponsor e i genitori, fanno parte della Kiwanis Football League.
Sempre a Panama, il Kiwanis Club di El Águila de Panama gestisce il programma 20Mealsx10Days (20Pastix10Giorni) dedicato alle forze di sicurezza e le loro famiglie. Il club racconta di essersi impegnato a sostegno delle persone maggiormente a rischio impegnate nell’emergenza del Covid-19, comprese le forze di sicurezza con le loro famiglie e bambini, il tutto avendo a disposizione risorse limitate.
Il Kiwanis Club di Penonomé ha distribuito alle famiglie maggiormente esposte prodotti per la pulizia e l’igiene, prodotti cartacei ed alimenti in scatola – tra cui riso, fagioli, pasta, tonno e olio per cucinare.