Avvolti in gentilezza e calore

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In un’isola del Sud Pacifico arrivano a sorpresa le copertine di cui avevano tanto bisogno.

Articolo di Cindy Dashnaw

La notte può essere fredda nella Nuova Caledonia, un arcipelago nel Mar dei Coralli a più di 1.500 km dalla città di Costa d’Oro, in Australia. Sull’isola di Ouvéa tradizioni e povertà constrastano con le stagioni. Nelle capanne ancestrali, fatte di legno, paglia o fronde di palma, le famiglie indigene Kanak per dormire si accoccolano su materassini accomodati sul freddo terreno fatto di argilla o cemento. Una capanna Kanak non è dotata di canna fumaria il che impedisce agli abitanti di usare il caminetto o la stufa per scaldarsi.

Ecco quindi che quando di notte la temperatura scende a 10 °C, bisogna usare una copertina, se si ha la possibilità di comprarne una. Notando questa necessità, il Club Kiwanis Tiare Paita, della Nuova Caledonia, ha colto l’occasione pre accrescere un service project già esistente, e lo ha esteso a più famiglie.

Il service project coinvolge soci di club che, in collaborazione con delle signore anziane di una casa di riposo, confezionano coperte di lana fatte a maglia, da regalare a neo-mamme single.

Julien Le Ray, segretaria del Club Kiwanis Tiare Paita riferisce che “All’inizio avevamo creato il service projectper offrire un’opportunità alle signore anziane di usare le loro doti. Siccome esrano velocissime a fare copertine, ne hanno confezionate così tante che abbiamo dovuto  pensare dove c’era bisogno di questo tipo di articolo e soprattutto qual era una zona dove il Kiwanis non era ancora arrivato.”

La socia Jacqueline Gouzenes, della comunità Kanak di Ouvéa, si ricordava bene delle notti passate soffrendo il freddo per mancanza di coperte. Quando il club ha deciso di donarle alle famiglie Kanak, si è incaricata di coordinare il progetto con l’ufficio del sindaco di Ouvéa.

Il giorno della consegna, c’erano ben 65 coperte che riempivano di colore l’ambiente verde e marrone delle capanne. La lana colorata usata per le coperte ha portato gioia a tutti. La materia prima era stata donata ed il trasporto delle coperte è stato spesato dal club. Le Ray dice: “Nell’arco di tutto l’anno abbiamo condiviso il service project sulla nostra pagina Facebook ed è incredibile la manifestazione di generosità che abbiamo testimoniato. Dai luoghi più sperduti e lontani ci hanno mandato coperte, lana e donazioni”.

Le donne Kanak si sono accarezzate il viso con le coperte di lana mordida, sono rimaste meravigliate alla bellezza del lavoro a maglia e nel venire a sapere del lungo viaggio che i kiwaniani hanno intrapreso per potergli portare le coperte.

Le Ray aggiunge:”Perchè siete venuti proprio da noi? Come mai siete così gentili con noi? Ci hanno inondato di domande e…di sorrisi. Si sono versate tante lacrime di gioia, da entrambe le parti.”

Le famiglie Ouvéa ci hanno pregato di ritornare, e…le donazioni di gomitoli di lana continuano ad arrivare al club.

Le Ray infine ha aggiunto: “Le famiglie Ouvéa hanno offerto di fare uno scambio: loro ci mostrano come intrecciare le foglie e noi gli insegnamo a lavorare a maglia.”